Te lo racconto io l’amianto!

24.05.2022

Te lo racconto io l’amianto
Il progetto del Consorzio Culturale del Monfalconese in collaborazione con i partner AEA Monfalcone, LILT Isontina, Benkadì Aps, ConfServizi, Associazione Scienza Under 18 Isontina, gli istituti scolastici Isis Pertini di Monfalcone e Isis Bem di Gradisca-Staranzano.

Il progetto vuole diffondere in modo innovativo le tematiche legate all’amianto attraverso la costruzione di un percorso interdisciplinare sui filoni della ricerca scientifica sulle patologie asbesto correlate, a partire dall’archivio Bianchi fino alle ultime ricerche fatte dai ricercatori di LILT Isontina, e dell’impatto sociale della malattia attraverso le generazioni, grazie alla raccolta di testimonianze sul tema.
“Te lo racconto io l’amianto!” diventa uno strumento per aprire una nuova stagione di dialogo sul tema, con l’obiettivo di fornire nuovi mezzi di conoscenza e consapevolezza soprattutto alle nuove generazioni.
C’è poi un terzo filone ed è quello degli aspetti fisici e chimici dell’indistruttibile asbesto che ne hanno favorito l’uso in ambito industriale e i conseguenti effetti sull’uomo e l’ambiente, e reso un paradigma da conoscere ed evitare.
Il progetto ha ricevuto l’apprezzamento della Commissione Regionale Amianto e trovato il supporto della Regione che accosta scienza ed educazione civica, in relazione alla storia di un territorio che ha subito una ferita tuttora aperta.

Trovate alcune informazioni sul progetto al seguente indirizzo:
https://www.ccm.it/it/15512/Te-lo-racconto-io-l-amianto

Ricordo del professor Claudio Bianchi
La documentazione del prof. Claudio Bianchi, costruita nel tempo è stata oggetto di riordino e catalogazione, presso “l’Archivio della Memoria” del Consorzio Culturale del Monfalconese a Ronchi dei Legionari, in modo da renderli fruibili a studiosi, ricercatori e a ogni cittadino interessato alla conoscenza del disastro compiuto al corpo umano dal micidiale minerale.
In precedenza tali studi sono stati apprezzati dalla comunità scientifica internazionale, in particolare per l’individuazione dei co-fattori che cooperano con l’amianto e la quantificazione dei danni psicologici derivanti o dalla paura di contrarre, una malattia da asbesto.
La ricerca sanitaria per migliorare la vita ai colpiti dall’asbesto per la LILT continua. Dopo la dipartita del prof. Bianchi, l’Associazione nel 2018 ha iniziato un nuovo percorso di ricerca, con propri ricercatori e con il Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Trieste. Ricerca finanziata in pari misura da LILT con il contributo di soci e sostenitori e dal Comune di Monfalcone. Nell’ultimo triennio il lavoro di ricerca prodotto ha trovato spazio su importanti riviste scientifiche. In Associazione siamo orgogliosi di quanto sta avvenendo, pertanto un grande grazie vada ai ricercatori LILT e a quanti hanno sostenuto e vorranno ancora sostenere la ricerca.

Cav. Miniussi Umberto

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